• Esame extra e intra-orale del paziente. Analisi della consistenza e stabilità delle creste mucose.
• Rx diagnostica ed analisi clinica/parodontale dei pilastri protesici naturali.
• Informazione al paziente del sistema ZX-27 e delle possibilità terapeutiche alternative.
• Stesura del piano di trattamento in collaborazione con il paziente.
• Preparazione degli elementi dentali naturali da includere nel manufatto protesico (figg. 7 e 8)
• Impronta di precisione degli elementi preparati, dei denti vicini e dei tessuti molli, con particolare riguardo alle creste edentule, nonché impronta dell’arcata antagonista (fig. 9).
• Registrazione dei rapporti inter-mascellari mediante cera da articolazione o altro materiale adeguato.
• Arco facciale dove necessario.

• Prova delle strutture metalliche con il/i pilastro/i posizionati in sito al fine di verificare la precisione dell’adattamento di ogni componente (figg. 10, 11, 12 e 13).


I pilastri in vetro non devono essere cementati, bensì solo bagnati con acqua ed inseriti nel loro alloggiamento nella struttura metallica (allo scopo fare riferimento alla scanalatura guida vestibolare eseguita dall’odontotecnico).


I pilastri in vetro risultano correttamente adattati quando, esercitando una pressione delle strutture metalliche sugli elementi naturali preparati, si osserva una leggera area ischemica nella zona di appoggio mucoso del pilastro in biovetro ZX-27 (figg. 14 e 15).


A lavoro ultimato se tutti i parametri sono stati rispettati si cementano prima i pilastri in vetro alla struttura protesica; ciò viene eseguito con cemento convenzionale direttamente sul modello; dopo che il cemento è stato inserito nel ponte e il ponte è stato posizionato sui pilastri in biovetro ZX-27 e spinto all’interno del modello in posizione originale l’intera struttura ponte/pilastri viene posizionata in bocca e spinta manualmente fino al suo adattamento corretto sui denti pilastro naturali. Non far serrare il paziente sui rulli di cotone in questa fase! A cementazione dei pilastri in vetro avvenuta si potrà eseguire la cementazione della protesi ai denti naturali (figg. 16, 17, 18, 19, 20 e 21).

La protesi va controllata ad intervalli regolari: a 1 settimana, 3 mesi, 6 mesi e ad 1 anno. E’ un fenomeno naturale che il paziente percepisca un leggero senso di pressione sulle gengive per 3 - 5 giorni.

E’ importante dare tutte le informazioni sull’igiene della protesi al pari di una protesi fissa convenzionale (spazzolini interdentali, super-floss, colluttori ecc…).
Si consiglia una OPT di controllo dopo un anno.