Caso clinico n 6

 

Caso interdisciplinare complesso di paziente con grave malocclusione scheletrica e necessità di recupero protesico di tutta l’arcata superiore nonchè di quella latero-posteriore mandibolare. Il piano di trattamento prevede una prima fase di recupero chirurgico parodontale delle poche radici utilizzabili atte a sostenere dei provvisori fissi che consentano la programmazione ed esecuzione della chirurgia ortognatica bi-mascellare. Il caso sarà poi finalizzato interamente con impianti nell’arcata superiore e con ortodonzia e perio-protesi e/o impianti nell’arcata inferiore


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All’arcata superiore possono essere temporaneamente recuperabili solo 5 radici nell’area anteriore, insufficienti per fornire un tavolato stabile e di guida per il riposizionamento chirurgico reciproco dei mascellari. Si opta perciò per due pilastri ZX nelle aree dei sesti per poter disporre di un tavolato occlusale più stabile di 12 denti


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I provvisori (decompensati) consentiranno di stabilizzare le arcate dopo la chirurgia ortognatica


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Fasi di posizionamento dei provvisori pre-chirurgici decompensati pochi giorni prima dell’intervento da cui si evince la gravità della malocclusione

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Situazione dopo la chirurgia ortognatica di avanzamento mascellare e retrusione mandibolare. Grazie ai pilastri ZX si è potuto disporre di tavolati occlusali che hanno consentito di gestire con successo il corretto riposizionamento chirurgico dei mascellari


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In una fase successiva possono essere estratte anche le radici degli altri incisivi per la realizzazione della seconda fase terapeutica con posizionamento di 6 impianti nelle sedi 2, 4 e 5 da ogni lato. L’ancoraggio sui due soli canini residui, nonchè sui pilastri ZX, consentirà una confortevole e sicura gestione del paziente mediante un provvisorio fisso durante il periodo della guarigione post-implantare senza dover correre inutili rischi di carico immediato sugli impianti.


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